Piano Annuale Per l’Inclusione
(P.A.I.)
A.S. 2017/2018
PREMESSA
La Direttiva M. 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana per realizzare pienamente il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per tutti gli studenti in situazione di difficoltà.
Successivamente, la C.M. n.8 del 6/03/2013 fornisce alcune indicazioni operative:
il Consiglio di Classe redige un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per definire,monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. La Direttiva precisa inoltre che la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia che sottoscrive il PDP.
Infine, la nota prot. 1551 del 27/6/2013 afferma che il PAI. è parte integrante del PTOF e va inteso come uno “strumento di progettazione” dell’offerta formativa delle scuole “in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”.
Il PAI viene redatto a fine anno scolastico perché rappresenta il punto d'arrivo del lavoro svolto nell'anno appena trascorso e il punto di partenza per l’avvio dei lavori dell'anno successivo. In esso sono analizzati, attraverso l’autovalutazione di Istituto, i punti di forza e di criticità degli interventi realizzati per attivare azioni di auto miglioramento nella prospettiva dell’inclusione di tutti gli alunni.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
|
1. Rilevazione dei BES presenti:
| n°
| 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) | 39
| Ø minorati vista | 1
| Ø minorati udito | 0
| Ø Psicofisici | 38
| 2. disturbi evolutivi specifici | 31
| Ø DSA | 23
| Ø ADHD/DOP | 1
| Ø Borderline cognitivo | 7
| Ø Altro |
| 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) | 4
| Ø Socio-economico |
| Ø Linguistico-culturale | 4
| Ø Disagio comportamentale/relazionale |
| Ø Altro |
| Totali | 74
| % su popolazione scolastica | 7.6%
| N° PEI redatti dai GLHO | 39
| N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria | 31
| N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria |
|
1. Risorse professionali specifiche
| Prevalentemente utilizzate in…
| Sì / No
| Insegnanti di sostegno | Attività individualizzate e di piccolo gruppo | Sì
| | Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) | Sì
| AEC | Attività individualizzate e di piccolo gruppo | Sì
| | Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
| Sì
| Assistenti alla comunicazione
| Attività individualizzate e di piccolo gruppo
| No
|
| Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
| No
| Funzioni strumentali / coordinamento | Organizzazione e coordinamento del GLI, gestione rapporti con docenti di sostegno e curricolari; gestione rapporti con le famiglie | Sì
| Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
|
| Sì
| Psicopedagogisti e affini esterni/interni
|
| Sì
| Docenti tutor/mentor | | No
| Mediatori linguistici ( CIDIS Perugia, Comune di Umbertide) | | Si
| Altro: | |
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1. Coinvolgimento docenti curricolari
| Attraverso…
| Sì / No
| Coordinatori di classe e simili
| Partecipazione a GLI
| Sì
| Rapporti con famiglie
| Sì
| Tutoraggio alunni
| Sì
| Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
| Sì
| Altro:
|
| No Docenti con specifica formazione
| Partecipazione a GLI
| Sì
| Rapporti con famiglie
| Sì
| Tutoraggio alunni
| Sì
| Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
| Sì
| Altro:
|
| Altri docenti
| Partecipazione a GLI
| Sì
| Rapporti con famiglie
| Sì
| Tutoraggio alunni
| Sì
| Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
| Sì
| Altro:
|
|
1. Coinvolgimento personale ATA | Assistenza alunni disabili
| Sì |
Progetti di inclusione / laboratori integrati | Sì |
Altro: |
| 2. Coinvolgimento famiglie
| Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
| Sì
| Coinvolgimento in progetti di inclusione
| Sì
| Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
| Sì
| Altro:
|
| 3. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
| Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità | No
| Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
| No
| Procedure condivise di intervento sulla disabilità
| Sì
| Procedure condivise di intervento su disagio e simili
| Sì
| Progetti territoriali integrati
| Sì
| Progetti integrati a livello di singola scuola
| Sì
| Rapporti con CTS / CTI
| Sì
| Altro:
|
| 4. Rapporti con privato sociale e volontariato
| Progetti territoriali integrati
| Sì
| Progetti integrati a livello di singola scuola
| Sì
| Progetti a livello di reti di scuole
| Si
| 5. Formazione docenti
| Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
| Sì
| Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
| Sì
| Didattica interculturale / italiano L2
| Sì
| Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
| Sì
| Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
| Sì
| Altro:
| |
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
| 0
| 1
| 2
| 3
| 4
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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
| | | | x | |
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
| | | | x | |
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
| | | | x | |
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
| | | | x | |
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
| | | | x | |
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
|
|
|
| x
|
| Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
|
|
|
| x
|
| Valorizzazione delle risorse esistenti
|
|
|
| x
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| Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
|
|
|
| x
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| Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
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|
|
| x
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| Altro:
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|
|
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| Altro:
|
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| * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
| Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’ anno in corso |
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Funzione strumentale Bisogni Speciali:-
Fornisce informazioni riguardo alle disposizioni normative vigenti, alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento e ai siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA e BES.
-
Fornisce indicazioni di base per realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato e offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione.
-
Collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie per il superamento di problemi nelle classi con alunni BES.
-
Funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti, operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio.
-
Cura la dotazione bibliografica e i sussidi all’interno dell’Istituto e diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione o di aggiornamento.
-
Supporta il Dipartimento dei bisogni speciali nell'organizzazione di orari e attività.
Commissione per l’Intercultura (Integrazione alunni stranieri):-
Facilita l’ingresso degli studenti/delle studentesse di altra nazionalità nel sistema educativo e sociale.
-
Sostiene gli alunni/le alunne neo-arrivati/e nella fase di adattamento al nuovo contesto.
-
Favorisce un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni per facilitare l’integrazione.
-
Costruisce un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le storie individuali di ogni alunno/a.
-
Promuove un circuito comunicativo tra scuola e territorio per trattare i temi dell’integrazione e della società multietnica nell’ottica di un sistema formativo integrato.
-
Fornisce un supporto al lavoro dei Docenti.
Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI):-
Esegue una rilevazione dei BES presenti nella scuola.
-
Esegue la raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione.
-
Fa rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola.
-
Costituisce l’interfaccia della rete dei CTS/CTI e dei servizi sociali e sanitari regionali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, supporto,ecc..).
-
Elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
Dipartimento dei Bisogni Speciali :-
Collabora con la rete dei servizi.
-
Ha contatti con la scuola secondaria di primo grado di provenienza dei nuovi iscritti.
-
Aggiorna il PDF, per gli alunni disabili in ingresso, se non è stato fatto alla fine del ciclo della scuola secondaria di primo grado, e in itinere.
-
Progetta e verifica il PEI.
-
Individua e programma le modalità operative, le strategie, gli interventi e gli strumenti necessari all’inclusione.
-
Dà supporto ai docenti curriculari per gli alunni con disagio.
Consiglio di Classe-
Verifica il bisogno di un intervento didattico fortemente personalizzato , esaminando la documentazione clinica presentata dalla famiglia e/o altro documento (ad esempio relazione dello psicologo, servizi sociali, …), o prendendo in considerazione ogni situazione che necessita di un possibile intervento di tipo pedagogico-didattico, pur in assenza di documentazione clinica o diagnosi.
-
Delibera l’adozione da parte dei docenti di strategie didattiche personalizzate , di modalità di insegnamento inclusive e di misure dispensative e stabilisce l’uso di strumenti compensativi da parte degli studenti.
-
Elabora collegialmente e corresponsabilmente, in forma strettamente personale, il PDP di ciascuno studente, puntando sulla effettiva pertinenza ed efficacia di misure dispensative e di strumenti compensativi e su criteri d’azione e di valutazione condivisi fattivamente dai docenti.
Collegio dei Docenti-
All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Collaboratori scolastici
-
Forniscono l’assistenza di base degli alunni con disabilità, cioè aiutano gli alunni nell'accesso dalle aree esterne alla struttura scolastica e nell'uscita da essa. Sono di aiuto anche nelle attività di cura alla persona, di uso dei servizi igienici e di igiene personale dell'alunno con disabilità.
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Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
L’Istituto, nel corrente anno scolastico, non ha previsto corsi di aggiornamento specifici per il sostegno. Pertanto i nuovi docenti di sostegno che non hanno partecipato a corsi di aggiornamento specifici, sono tenuti a seguire tali corsi presso le scuole del territorio che li hanno attivati.
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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Nei percorsi personalizzati per alunni con BES, (PEI e PDP), vengono individuate modalità di verifica che permettono all'alunno di esprimere l'acquisizione dei livelli essenziali delle competenze, e i criteri di valutazione che dovranno essere adottati anche in sede di esame finale.
In merito agli alunni con disabilità, si sottolinea che:-
le verifiche possono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per la classe, sulla base di quanto definito nel PEI;
-
un PEI semplificato/facilitato dà diritto al conseguimento del titolo di studio con valore legale;
-
un PEI differenziato dà diritto alla sola attestazione delle competenze;
-
gli alunni disabili che hanno seguito un percorso didattico individualizzato-differenziato sono ammessi a sostenere esami di Stato con prove differenziate coerenti con il percorso svolto e finalizzate unicamente al rilascio dell’attestazione delle competenze;
Per gli alunni con DSA-
le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP (tempi più lunghi, verifiche graduate, uso di strumenti compensativi, svolgimento di un numero minore di esercizi, ecc…);
-
la valutazione si basa su quanto dichiarato nel PDP prestando attenzione ai contenuti e prescindendo dagli errori connessi al disturbo;
-
per favorire l’apprendimento delle lingue straniere si utilizza la massima flessibilità didattica, privilegiando l’espressione orale e non escludendo, se necessari, strumenti compensativi e misure dispensative, secondo quanto dettato dalle norme vigenti.
Per la dispensa dalle lingue straniere scritte devono ricorrere le seguenti condizioni:-
1. certificazione di DSA, attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera;
-
2. richiesta di dispensa dalle prove scritte presentata dalla famiglia o dallo studente, se maggiorenne;
-
3. approvazione da parte del Cdc confermante la dispensa, in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base degli interventi di natura pedagogico-didattica.
L’esonero è previsto nei casi di particolare gravità anche in comorbilità con altri disturbi e altre patologie. Lo studente può essere esonerato dall’insegnamento della lingua straniera se sussistono le seguenti condizioni:-
1. certificazione di DSA, attestante la particolare gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di esonero;
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2. richiesta di esonero presentata dalla famiglia o dallo studente, se maggiorenne;
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3. approvazione dell’esonero dall’insegnamento della lingua straniera da parte del CdC con la conseguente previsione di seguire un percorso didattico personalizzato;
In questo caso, il percorso di apprendimento è differenziato e dà diritto soltanto all’attestato certificante le competenze raggiunte (art.13 DPR n.323/1998). È quindi precluso l’ottenimento di un titolo di studio con valore legale;-
Nell’esame di Stato dei candidati con DSA la Commissione terrà in debita considerazione le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzate ed elaborato dal Cdc per questo motivo copia del PDP deve essere fornita alla commissione.
-
In particolare tali studenti possono utilizzare tutti gli strumenti compensativi indicati nel PDP ed utilizzati durante l’anno per le verifiche.
Per alunni con altri bisogni educativi speciali-
Le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP e la valutazione tiene conto:
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a. della situazione di partenza;
-
b. dei risultati raggiunti dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento;
-
c. dei risultati riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la classe
- frequentata e per il grado di scuola di riferimento;
-
d. delle competenze acquisite nel percorso di apprendimento.
A tal fine i Dipartimenti disciplinari stabiliscono i livelli essenziali di competenza disciplinare per valutare la congruenza con il percorso della classe e la possibilità di passaggio per l’alunno con BES alla classe successiva.-
Nel caso che gli alunni stranieri in ingresso non abbiano ancora acquisito la padronanza della lingua italiana e, quindi, non possono essere valutati nella prima parte dell’anno scolastico, usufruiscono, come stabilito dalla legge, della sospensione del giudizio;
-
Per gli esami di stato, sulla base dell'(O.M. n. 11 del 29 maggio 2015) , per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, formalmente individuati dal Cdc, devono essere fornite dal medesimo utili e opportune indicazioni per consentire loro di sostenere adeguatamente l’esame di Stato. La Commissione d’esame, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente, esaminati gli elementi forniti dal Cdc, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES), per i quali sia stato redatto apposito Piano Didattico Personalizzato. A tal fine il Cdc trasmette alla Commissione d’esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per tali alunni, in sede di esame, non è prevista alcuna misura dispensativa mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni con DSA.
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Le azioni verranno organizzate attraverso metodologie funzionali all'inclusione e al successo della persona, quali:-
Attività laboratoriali
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Attività per piccolo gruppi
-
Peer education
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Attività individualizzata
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Un elemento importante per realizzare un vero processo inclusivo è rappresentato dalle collaborazioni con il territorio per favorire l'inclusione sociale.
A tal fine, l’Istituto realizza progetti e stage con varie realtà per ottimizzare al meglio le risorse economiche ed umane del territorio, in particolare con i seguenti soggetti:-
ASL per confronti periodici, per incontri istituzionali e percorsi di ricerca-azione comuni (PEI, aggiornamento PDF, PDP, partecipazione al GLI)
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Aziende del territorio per percorsi alternanza Scuola-lavoro
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EE.LL.
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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
In accordo con la famiglia vengono individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire il pieno sviluppo delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dalla normativa vigente.
A tal fine vengono effettuati:-
Colloqui con i genitori degli alunni che presentano BES
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Incontri programmati per l’accoglienza degli alunni (con condivisione di: progettazione,
procedure, processi)
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Incontri per la condivisione di PEI e PDP
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Partecipazione al Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
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Compilazione questionario di "customer satisfaction"
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Come indicato nella C.M. n. 8/2013, per gli studenti con BES, lo strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, formalizzato nel PDP o nel PEI , che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Il Piano Didattico Personalizzato non va inteso come una semplice esplicitazione di strumenti compensativi e di misure dispensative ma è lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
I Cdc elaborano PDP e PEI con una precisa descrizione della situazione di partenza degli alunni e delle metodologie didattiche da realizzare per favorirne il successo scolastico.
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Valorizzazione delle risorse esistenti
Ogni intervento viene messo in atto partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola, infatti all’interno dell’Istituto vi sono docenti che hanno seguito specifici corsi di formazione, approfondendo sempre più le tematiche dell’inclusione. Tutte le risorse presenti che stanno attualmente e sinergicamente lavorando per garantire l’inclusione verranno mantenute e rinforzate.
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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Per una maggiore realizzazione dei progetti di inclusione, per il corrente anno è stata richiesta la presenza di uno psicologo a scuola un giorno a settimana, come avviene da anni.
E’ stato richiesto inoltre un incremento dell’organico di sostegno in vista di un aumento di alunni BES .
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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Le azioni di continuità ed orientamento prevedono:-
Contatti tra i docenti degli ordini scolastici di provenienza.
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Incontri con i genitori.
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Attività che coinvolgono gli studenti della scuola secondaria di primo grado.
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Attività di accoglienza.
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Stage presso aziende o università.
Orientamento in entrata
Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni con bisogni educativi speciali possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte dei docenti del Dipartimento Bisogni Educativi Speciali e della funzione strumentale Bisogni Speciali. In base ai diversi bisogni evidenziati e ai colloqui con i genitori si cerca di individuare il corso di studi più adatto all’alunno.
Orientamento in uscita
L’alunno e la famiglia possono usufruire di varie attività di orientamento, progettate in collaborazione con la specifica funzione strumentale e le figure di riferimento.
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