Le Esigenze Formative Che Emergono Dal Contesto
Indagare e leggere il contesto ha permesso l'analisi delle dinamiche di trasformazione sociale ed economica del territorio di riferimento della scuola e ha prodotto una rappresentazione condivisa della società locale che ha fatto emergere i problemi connessi allo sviluppo. Nel contempo, questa azione preliminare ci ha consentito di riflettere sul ruolo della scuola, di rilevare i bisogni dei singoli individui e della comunità, fornendoci informazioni indispensabili per orientare l’offerta formativa alle esigenze di sviluppo del territorio, ma centrata sui bisogni dell'alunno e integrata con le risorse del territorio. Ricomponendo i diversi aspetti della realtà socio-culturale si evidenzia un contesto complesso e dinamico, in costante evoluzione, con forti potenzialità e motivazione a migliorare la qualità di vita della propria comunità. Gli attori del processo educativo esprimono bisogni e attese formative coerenti con la realtà di contesto che possono così sintetizzarsi:
LE FAMIGLIE hanno verso la scuola un atteggiamento generalmente collaborativo e decisamente elevato è il livello delle aspettative sul piano formativo e culturale.
In questi ultimi anni, più che nel passato, le famiglie esprimono esigenze crescenti sul piano della qualità dell’istruzione e chiedono spesso più rigore e maggiori competenze, ma anche un’alta azione formativa che abbracci la pluralità delle dimensioni proprie della persona.
Le famiglie si aspettano una solida preparazione culturale, nella prospettiva del lungo percorso scolastico generalmente progettato per i figli, una forte attenzione ai nuovi saperi, ma anche e soprattutto una formazione integrale della personalità realizzata in un ambiente stimolante.
GLI ALUNNI chiedono di essere ascoltati, di partecipare ai momenti decisionali dell’organizzazione del sistema scuola, di essere protagonisti del proprio processo educativo, di concordare i ritmi di studio, i carichi di lavoro e di impegno personale pomeridiano proposti dalla scuola, di vivere in modo sereno e affettivamente positivo l’esperienza scolastica, anche accettando un chiaro, rigoroso e condiviso sistema di regole. In definitiva: -
risultano evidenti i bisogni di autonomia (il saper fare da solo), di autostima (il saper perdere), di individualizzazione (il saper fare in modo personale), di socializzazione (il saper fare con gli altri), di appartenenza (il saper fare per e attraverso gli altri);
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emerge una domanda formativa diversificata in base alla varietà dei ritmi di apprendimento che impone una risposta personalizzata, l’offerta di un’ampia pluralità di esperienze culturali, socializzanti e motivanti e di diverse modalità di approccio al processo di apprendimento.
LA COMUNITÀ ESTERNA conta ed investe sul ruolo che il nostro Istituto gioca sul panorama del vasto territorio della sua utenza, ma esige impegno, chiede ampio coinvolgimento nelle problematiche che investono le nuove generazioni e si aspetta che la scuola svolga anche il compito di occuparsi delle cosiddette “educazioni trasversali” (da quella ambientale all’intercultura, dall’educazione alla salute a quella della pace, della legalità).
IL MONDO DEL LAVORO riconosce la centralità della scuola come luogo dove fare formazione, è disponibile alla collaborazione e alla messa in rete delle risorse, ma chiede competenze aggiornate e flessibili, capaci di consentire un immediato inserimento nel locale tessuto produttivo.
Tutto ciò comporta compiti di mediazione, progettazione, gestione e controllo non semplici e spinge la scuola verso un ruolo di agenzia promotrice di un dialogo costruttivo fra le varie componenti della realtà territoriale che partecipano, direttamente e indirettamente, alla formazione culturale e civica dei giovani, e di mediatrice attiva fra le varie componenti del rapporto educativo (genitori, figli, comunità).
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